Corso di sopravvivenza per fotoamatori
Ultimamente, grazie anche all’avvento della fotografia digitale, tutti si sentono in obbligo di pubblicare le loro foto su più e più gruppi Facebook.
E di conseguenza si espongono ad un pubblico decisamente più vasto di quello che potevano avere a disposizione i fotoamatori negli anni ’80 e ’90. Succede, sempre più spesso, che invece di sfruttare questa visibilità per ricevere consigli e pareri, venga invece a galla una sorta di rabbia nei confronti di chi vi spiega come mai la vostra bellissima foto in realtà è proprio brutta!
Come dico spesso nei corsi base di fotografia, quelle che chiamiamo regole in realtà vanno considerate come indicazioni o consigli. Tutte le regole compositive ad esempio, sono dei consigli su come comporre al meglio una immagine. Quindi, mi starete chiedendo, una foto di un tramonto potrebbe funzionare anche senza la ‘regola dei terzi‘? Si… potrebbe. Ma perché rischiare? Sopratutto quando si è agli inizi e non si ha ancora sviluppato uno spirito critico.
Allora ho pensato di scrivere questo piccolo corso di sopravvivenza per fotoamatori, dove indico cosa andare a studiare sulla base delle critiche che vi vengono fatte.
Lo sfondo è tutto nitido!!
E’ si! Quando si usano diaframmi stretti si ingrandisce la profondità di campo. E questo è un argomento da studiare! Avete presente quei bei ritratti, dove lo sfondo è tutto sfocato? Mentre il soggetto è nitido? Ecco… saper sfruttare i diaframmi per stringere la profondità di campo serve a quello. Ma serve anche a fare quel bel campo di girasole tutto nitido!
Ma non c’è niente a fuoco!
La messa a fuoco è importantissima… nei ritratti ad esempio dovrebbe essere sugli occhi del soggetto. O quantomeno sull’occhio più vicino all’osservatore. Se avete fatto delle foto sfocate, non pubblicatele.
La luce è sbagliata
Quando viviamo la nostra vita la luce entra dalle finestre o scende dall’alto. Difficilmente giriamo con un faretto da minatori sulla fronte illuminando le cose così, frontalmente. E come mai pensate che un flash che spara in avanti possa creare una bella illuminazione fotografica per il vostro soggetto? Sfruttate la luce a vostro vantaggio e cercate di creare delle ombre morbide e armoniose e non secche e dirette.
Ma quale è il messaggio?
Fotografare significa utilizzare la luce per scrivere. Scrivere cosa? Allo stesso modo in cui una bella penna non ci rende dei bravi scrittori di libri gialli, anche una bella macchina fotografica non ci rende comunicatori. Dobbiamo sforzarci di creare immagini che abbiano un senso anche per altri che non siamo noi stessi. Potete mostrare il bello di qualcosa, anche la vostra città per uno straniero potrebbe essere interessante. Ma cercate di farlo al meglio cercando un messaggio fotografico. E se riuscite a comunicare un concetto allora siete a buon punto.
La composizione è sbagliata
Cosa significa? Che non abbiamo avuto cura nel posizionare i soggetti della foto. Sono messi a casaccio, senza un senso, e non sono valorizzati. Quindi chi guarda la nostra foto non capisce come leggerla. Perché le foto si leggono! Come i testi. Molti non studiano la composizione fotografica mentre è uno degli argomenti più importanti! Potete anche farvi ispirare dai film visto che il direttore della fotografia è li proprio per curare queste cose. Ricordatevi anche che meno cose ci sono in uno scatto, più è semplice guidare l’occhio dell’osservatore.
Questa foto è brutta!
Prima o poi ce lo siamo sentiti dire tutti! E allora? Come dobbiamo reagire di fronte ad un commento simile? Questa foto che ci stanno criticando, noi, l’abbiamo voluta fare proprio in quel modo. Abbiamo scelto la luce, la composizione e quello che volevamo esprimere. E allora diciamolo!! Spieghiamo alla persona che ci commenta in modo così cattivo tutti i motivi per cui quella foto l’abbiamo voluta fare così! E se invece la foto l’abbiamo fatta tanto per fare? Beh, allora forse ha ragione lui. Chiediamo comunque di spiegarci i motivi, potremmo imparare qualcosa di nuovo.
L’inquadratura è banale!
Molti, quando fanno una uscita fotografica, girano a caso e quando vedono qualcosa che gli piace portano la macchina all’occhio e scattano. Creando così la classica foto, ripresa dalla classica inquadratura, dal classico punto di ripresa. Avete mai provato a fare le foto ai bambini o ai nostri animali domestici abbassandovi al livello dei loro occhi? Cambierà completamente lo scatto e tutto questo solo cambiando il punto di ripresa.
Questo ritratto è deforme.
Non stanno offendendo la vostra amica/fidanzata/moglie. Stanno dicendo che usare focali troppo corte per fare dei ritratti porta ad una deformazione dei tratti del volto e del corpo che non porta quasi mai a qualcosa di gradevole. La scusa: “E’ ma non avevo spazio e allora ho fatto la foto a 18mm” non regge. Se non avete spazio per fare una foto, trovate altro spazio.
Mi spiace dover spesso dire che fotografare significa anche perdere molto tempo a studiare fotografia. Ci sono tantissimi testi, anche gratuiti sull’argomento. Anche io ho scritto un piccolo manualetto di tecnica fotografica che trovate sul mio sito internet www.simonesolda.it. La cosa bella di internet, al giorno d’oggi, è che abbiamo accesso ad ogni genere di manuale, corso, spiegazione e approfondimento possibile! E molte volte anche gratuitamente. Quindi, se ti piace la fotografia, apri google e cerca le parole che ho evidenziato in grassetto! Ti si aprirà un mondo bellissimo!
Cercate di non essere sempre sulla difensiva, ma prendete il meglio da quello che vi viene detto, col tempo scoprirete che la bellissima foto del gatto che avete pubblicato, con un flash frontale e le orecchie e zampe tagliate, tanto bella non era. Ve ne vergognerete. E ne farete una estremamente migliore!
Buone foto a tutti!