Nozioni Di Fotografia Contemporanea, è cambiata davvero la fotografia?
Ci troviamo in un momento in cui tutto sembra difficile, quasi insormontabile, in cui si perde fiducia, ci si deprime e si mettono da parte i sogni. Il mondo della Fotografia non è escluso da questo status e spesso mi sono chiesto che cosa funzioni oggi nel campo dell’immagine, quale sia la chiave per aprire la propria porta del successo. Rispondere a questa domanda può risultare semplice, ma non lo è altrettanto metterlo in pratica e riuscire nell’intento di uscire fuori dalla massa, in un momento in cui chiunque può comprare una reflex o uno smartphone e di diritto diventare fotografo. Faccio una piccola parentesi: Il mio docente di moda e fashion mi disse qualche giorno fa che è bizzarro come una persona, se compra pennelli e tele, non sarà mai un pittore se non dipingerà qualcosa di bello, mentre chi compra una reflex non si sa bene il perché, diventa di diritto un fotografo.
Ci sono stati anni in cui si viveva di reportage e matrimoni, specialmente in Italia. Oggi chi è rimasto saldo nelle proprie tradizioni, ha chiuso le saracinesche del proprio studio o la propria partita iva, perché i committenti non pagano, il reportage non interessa più, le stesse testate giornalistiche, anche grandi, pagano molto meno uno scatto importante. Negli anni mi sono reso conto che la gente oggi non vuol vedere quello che accade, perché troppo spesso non è bello, ma vuole vedere ciò che immagina, che sogna, ma anche ciò di cui ha paura, forse per esorcizzarla. Per i fotografi italiani è difficile riuscire a comprendere che oggi la fotografia non è rappresentazione della realtà ma interpretazione di un concetto, di un’idea, di una paura, di un sogno.
La Fotografia Contemporanea vuol dire questo; fotografia oggi, fotografia ricercata, spesso costruita, ma sempre frutto di un ragionamento, di un proprio progetto. Molti capiranno, molti apprezzeranno, altri criticheranno, ma sarete comunque riusciti a far parlare di voi e questo oggi è fondamentale. Se qualche anno fa aveste proposto uno scatto di moda/fashion con un braccio tagliato, una mano, un gomito, vi avrebbero bocciato senza pensarci minimamente, la tecnica prevaleva sull’emozionalità di un’inquadratura. Oggi non è più così, nelle riviste di moda, anche le più blasonate, non è raro osservare inquadrature che avrebbero fatto inorridire chiunque in passato.
E’ normale, si va avanti ed anche questa è la fotografia contemporanea. Si sente il bisogno di osservare in maniera diversa, con più libertà. Con questo non voglio assolutamente dire che la tecnica non sia importante, è invece fondamentale conoscerla proprio per dare la propria interpretazione alla fotografia. Facciamo qualche esempio pratico, con qualche mio scatto: questo è stato eseguito in studio, una chiave alta a cui ho voluto dare un tocco più contrastato, noir. Pensate che è stato realizzato con un’ottica da 120€.
Fidatevi, molto spesso il mezzo non conta.
Nikon D90-Tamron 70 300 Di f4-5,6
Chiaro, questo tipo di fotografia si rivolge a quei fotografi che hanno già piena consapevolezza di se stessi e delle proprie capacità, a chi conosce i propri mezzi e soprattutto a chi immagina lo scatto ancor prima di realizzarlo.
Bisogna entrare nell’ordine d’idea che oggi Photoshop è uno strumento fondamentale per raggiungere determinati obiettivi diversamente irraggiungibili al fine di creare immagini d’impatto che abbiano successo. Molte persone, senza una ragione obiettivamente comprensibile, vedono questo strumento come la devastazione della fotografia pura, ma non capiscono che anche in camera oscura si facevano le stesse cose, tanto è vero che molti simboli degli strumenti di PS sono rappresentati con le immagini di quelli usati in camera oscura. Si chiama progresso fotografico e nessuno può astenersi dal mettersi in regola, pena l’esclusione dal mercato.
Lo scatto che segue l’ho realizzato durante un viaggio di lavoro a Francoforte, tale scatto è stato premiato ed esposto in una mostra a Cracovia lo scorso Ottobre e sarà esposto dal 12 Gennaio al 28 Febbraio al Trieste Airport. Non è stato ricercato, ma salendo le scale mobili, vedendo queste persone in giacca e cravatta, l’ho immaginato così, ho puntato ed ho scattato.
Nikon D90-Nikkor 18-105
In questo caso ho usato mio figlio come soggetto, in realtà lo faccio spesso, usando due scatti poi sovrapposti.
Nikon D90-Nikkor 18-105
Nello scatto che segue, con la collaborazione di mia moglie (il mio soggetto preferito), ho realizzato la scena della vendetta di una moglie nei confronti di un marito violento, che in questo caso diventa vittima. Lo scatto è singolo, non facile data la posizione di ripresa, poi lavorato in photoshop per aggiungere il sangue (in questo caso digitale). Le linee cadenti sono volute per dare dinamicità alla scena.
Nikon D90-Nikkor 18-105
Lo scatto che segue invece è stato realizzato con una Nikon D800 ed un Samyang 14mm f2.8, altro caso in cui l’inquadratura non è stata semplice anche a causa della messa a fuoco manuale di tale ottica. In questo caso ho rappresentato la scena di un film, in un mondo che sta cambiando.
La fotografia contemporanea non è quindi fotografia nuda e cruda, di rappresentazione della realtà, ma è considerabile come forma d’arte. Ognuno di noi oggi, per emergere, deve ricercare un proprio stile e creare una propria firma riconoscibile. Non temete però, se il reportage è la vostra unica ragione di vita non dovete per forza chiudervi in voi stessi pensando di non avere più possibilità; rimane ancora uno dei campi più blasonati in fotografia, tanto che il Sony World Press Photo è uno dei concorsi più importanti al mondo, dedicato solo al Reportage, quindi state sereni, ma sappiate che se volete fare i foto reporter, dovrete fornire immagini eccezionali, perché la concorrenza è spietata. Ma del resto, lo stesso vale anche per altre categorie fotografiche. Il punto è che la concorrenza è spietata ovunque ed oggi il livello fotografico e di post produzione è davvero altissimo. E’ difficile far comprendere a molti che l’era della pellicola è terminata e che la fotografia sia interpretazione di un’idea e della propria fantasia. Il mercato richiede questo e solo qualcuno può ancora permettersi di fare un tipo di scatto “puro”.
La cosa fondamentale è distinguersi e lavorare sempre su scatti propri se ci si definisce fotografi prima di tutto, altrimenti si passa nella Digital Art, ma questa è un’altra storia.
© Francesco Attardo
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