INSIDE PRESENTA: Sospesi tra le stelle degli scatti del fotografo Ivan Pedretti e il sogno Islandese
INSIDE
Una giornata raccontata dal fotografo paesaggista Ivan Pedretti
La fotografia di per sè, è un mix di emozioni e tecnica. Tramite Inside, esse ci verranno svelate una volta ogni settimana, da un fotografo pro, emergente o amatoriale, su come organizza la sua giornata fotografica regalandovi un dietro le quinte esclusivo dei suoi scatti.
Questa settimana ci ritroviamo nelle zone più buie della Sardegna, dove il fotografo Ivan Pedretti con le sue panoramiche rappresenta ciò che in molte città e paesi ormai sta andando a sparire con l’inquinamento luminoso, il cielo stellato.
Starry road by Ivan Pedretti on 500px
Ivan Pedretti , fotografo cagliaritano, comincia da autodidatta ad appassionarsi alla fotografia naturalistica nel 2010. In breve tempo riscopre i luoghi dell’isola sotto un’altra prospettiva: la luce notturna. Pedretti va alla ricerca di un paesaggio non ancora raccontato della sua Sardegna, scatta panoramiche sotto le stelle e con una tecnica che ormai è diventata uno stile personale dei suoi lavori. I suoi must sono assenza di presenza umana e location particolari, tra le sue preferite ci sono i siti archeologici e i fari costieri: esplora con attenzione luoghi selvaggi e ridà luce e atmosfera a quelli blasonati. Nel 2014 ha vinto il prestigioso SONY WORLD PHOTOGRAPHY AWARDS nella categoria panoramiche con la foto “starry lighthouse”, l’arco di via Lattea sopra il faro di Capo Spartivento, esposta a maggio alla Somerset House di Londra. In seguito ha vinto il primo premio al concorso PANOBOOK 2014 come best panoramic photographer 2014, e il primo posto nella categoria panoramiche al MOSCOW INTERNATIONAL FOTO AWARDS 2014.
Fire inside, Stars outside. by Ivan Pedretti on 500px
Ivan oggi ci racconterà come organizzò la giornata nel suo ultimo viaggio in Islanda, terra fantastica per i paesaggi che offre e per le fantastiche aurore boreali, pronti a seguire questo racconto?
Ivan in una bufera a Vestrahorn, scatto di Renè Colella
Ivan nella catena montuosa del Gennargentu, scatto di Alessio Putzu
Inside con Ivan Pedretti
8 am: Sveglia nel camper infagottato nel sacco a pelo, muoversi dentro in tre è un dramma, facciamo una colazione veloce, vestiti pronti per affrontare i -5 del mattino ci muoviamo verso la location, usciamo con tutta l’attrezzatura, camminando faccio spesso dei video con lo smartphone per un reportage personale.
9 am: Arrivati presso Vik ci dirigiamo ai faraglioni della spiaggia di Dyrhólaey, scendendo dal camper ammiro il cielo che si colora di rosa sui monti innevati, bellissimo, poi attraversiamo al la palude ghiacciata, non è facile camminare senza scarponi chiodati, scivolare è facile, ogni tanto si sente un crack dello strato di ghiaccio, ma non c’è pericolo, la palude è di 20 30 cm.
9:30 am: Arrivati alla spiaggia di Dyrhólaey, nera come tutte le spiagge islandesi, fatta per lo più di ciottoli, nel primo tratto e poi sabbia nel bagnasciuga. Camminiamo ancora una decina di minuti, arriviamo lì sotto e cominciamo a preparare tutto.
10 am: Inizia l’alba, comincia a vedersi una luce arancione all’orizzonte che spunta dentro la cavità del faraglione e via con le foto, mi colpisce più che il sole che sbuca dalla apertura di roccia, la luce che vedo dietro di me che illumina di rosa i monti in lontananza, questo mi piace della fotografia, non fare sempre le cose scontate ma anche sapersi voltare dall’altro lato..
11:30 am: Finita l’alba, ebbene sì dura parecchio, il sole resta sempre basso in islanda, decidiamo di tornare al camper, attraversando la palude ghiacciata ci divertiamo a scivolare, prendevo la rincorsa e via…bellissimo avrei voluto i pattini da ghiaccio in quel momento! Camminando lungo la strada osservo al luce calda del sole e penso, vorrei stare qui seduto sul bordo della palude e rilassarmi al sole, che pace, che paesaggio.
12:30 pm: E’ già tempo di rimettersi in strada per raggiungere la prossima location per il tramonto. Prossima destinazione la laguna ghiacciata di Jökulsárlón è il più grande e più conosciuto lago di origine glaciale dell’Islanda, con la sua spiaggia in cui si trovano grossi blocchi di ghiaccio.
16:30 pm: Dopo alcune ore di viaggio eccoci a destinazione, siamo un po’ in ritardo, il tramonto è già cominciato, corro subito in spiaggia per sfruttare la luce arancione che si presenta quella sera, raggiungo alcuni blocchi di ghiaccio, sono incredibili, scolpiti dall’acqua e dal sole, sembrano di vetro, mi apposto e cerco di fare delle composizioni, ma come sempre mi concentro su qualcosa di diverso dalle solite foto che si vedono, il ghiaccio e l’acqua che lo circonda in lunga esposizione, preferisco comporre con la luce in fondo del sole usando un medio tele.
18:00 pm: Il tramonto è terminato, inizia l’ora blu, oggi c’è luna piena, voglio sfruttare la luna e questi ghiacci, resto una mezzora al freddo a fare delle foto particolari.
19:00 pm: Tornato in camper ci prepariamo la cena, il solito risotto, poi stiamo sempre a controllare il cielo per l’aurora, si è annuvolato, accidenti non ci voleva.
21:00 pm: Ci spostiamo dalla spiaggia alla laguna nella speranza di vedere l’aurora, nonostante la luna piena, arriviamo, siamo sui -4 °C, scendiamo alla laguna e ci avviciniamo a grossi lastroni di ghiaccio, incredibile paesaggio, non è facile camminare, scivolare è facile.
22:00 pm: Ecco che improvvisamente esce l’aurora, che visione, compare lì a nord est, cominciamo a scattare, salgo su un lastrone di ghiaccio per fare una composizione diversa, ci sono altri fotografi ma loro scattano dalla terra ferma, sì siamo temerari, forse incoscienti un po’, ma la soddisfazione è molta. Ci addentriamo nella laguna dove ci sono giganteschi iceberg blu, l’emozione è tanta, almeno per me che adoro la fotografia notturna , trovarmi in uno scenario così mi ripaga di tutte le fatiche, camminare in mezzo alla laguna, scivolare come se stessi pattinando, la luna che illumina tutto, non occorre la lampada, c’è molta luce e ogni tanto compare l’aurora a inverdire il cielo.
23.30 pm: Dopo aver esplorato un po’ ed esserci addentrati quasi a metà laguna torniamo indietro al camper pronti per la notte per l’indomani.
Speriamo che il racconto della giornata di Ivan Pedretti vi abbia entusiasmati e dato ispirazione per scattare foto al cielo notturno.
Potete seguire Ivan Pedretti nella sua pagina Facebook,su 500px o sul suo sito web.
Ecco altri dei suoi scatti
Pyramidal rock by Ivan Pedretti on 500px
Winter in Vestrahorn by Ivan Pedretti on 500px
friends and stars by Ivan Pedretti on 500px
starry tower rescue by Ivan Pedretti on 500px
Front Row Theatre by Ivan Pedretti on 500px
Milky way Castle by Ivan Pedretti on 500px
Starry Cave by Ivan Pedretti on 500px
Se avete delle domande da fare ad Ivan Pedretti, chiarimenti su tecniche ed elaborazione e Workshop, lasciate un commento qua sotto.
Grazie