LightWork Cafè #6: Intervista a Gianluca D. Muscelli
Ed eccoci con una nuova intervista. Oggi abbiamo il piacere di presentare uno dei più
talentuosi retouchers italiani. Gianluca D. Muscelli.
1. Presentati ai nostri lettori.
Salve a tutti i lettori di Lightwork!
Mi chiamo Gianluca D.Muscelli e sono un fotografo della prov. di Teramo.
2. Come ti sei avvicinato al mondo della fotografia ?
Diciamo anche che sono nato tra rullini e diapositive, mio padre era un grande foto amatore. Per me imparare le tecniche fotografiche è stato un po come gli altri imparano a leggere e scrivere…
3. Chi sono i tuoi mentori?
Sono un tipo molto testardo e tutto quello che ho imparato l’ho fatto a forza di prove e molti molti errori, non ho mai avuto un mentore o qualcuno da seguire….
4. Cosa ne pensi del mondo fotografico italiano?
L’Italia è un paese molto particolare. Diciamo che conosco molti validi fotografi che fanno fatica ad andare avanti ed altri senza meriti che vanno alla grande, un problema tipicamente Italiano!
5. Passiamo a qualche domanda più specifica Quali sono i generi fotografici che tratti
maggiormente?
Lavoro molto nel commerciale, spaziando dallo still life al fashion e con la fotografia stock, comunque quello che amo di più è il ritratto.
6. Quali erano i tuoi mezzi all’inizio della tua carriera? Attualmente che strumentazione usi?
All’inizio avevo una 35mm Canon AE-1 con obiettivi FD: 85mm, 50mm e 28mm e flash Metz, che nostalgia! Attualmente ho una Canon 5D Mark III con un 24-105 L f4 e un 70-200 L f/4 .Come Illuminazione da studio utilizzo 2 Profoto D4 con Generatore Acute 2400 R2 e un Profoto B1 con vari modificatori di luce, octa, strip etc..ma i miei preferiti sono il Soft Light reflector con Griglia da 25”( quello che comunemente viene chiamato beauty dish ) e lo zoom reflector con griglia da 20”. Poi utilizzo dei filtri ND Lee e un Esposimetro Sekonic.
7. Abbiamo visto che utilizzi tecniche particolari di post produzione, chi sono stati i tuoi maestri?
Per quanto riguarda la post produzione, cerco di fare il grosso del lavoro durante la conversione del RAW con Capture One Pro, di solito mi creo dei preset se ho molte immagini da elaborare, poi in Adobe Photoshop rimango sul classico Dodging & Burning, una tecnica semplice ma che richiede molta costanza e tempo per essere applicata al meglio, tutto qui, nessun segreto…
8. Due parole sulla questione TF si TF no, cos’è per te un TF e quando andrebbe fatto?
Premetto che per me modelli e fotografi andrebbero sempre pagati per il loro lavoro. Il punto casomai è che molti, soprattutto all’inizio della propria carriera, non valutano bene la propria professionalità chiedendo compensi spesso assurdi.
Magari un ‘low budget’ si ma per me il TF è no…
9. Qualche consiglio ai “novellini”?
Consiglierei di affiancare qualche fotografo professionista come assistente per imparare il più velocemente possibile, oppure partecipare a qualche valido Work Shop, poi come si dice? Sbagliando si impara!
10. Ti lascio carta bianca per le tue conclusioni e ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato.
Grazie a Lightwork per questa intervista! Se volete potete seguire i miei lavori su Facebook.com/ColourStudio.it e su ColourStudio.it